Tra aprile e maggio 2024, negli spazi del Sant’Alessio di Tor Marancia, prende vita un laboratorio, a cui partecipa una parte della redazione di Radio 32. Sin da subito ci poniamo come obiettivo la composizione di un audio documentario a più mani. Tema scelto: l’attraversamento dello spazio pubblico percepito con tutti i sensi, tranne la vista.
Sfogliamo insieme Il paesaggio sonoro di Murray Schafer, parliamo della definizione dello spazio mediante mezzi acustici, dell’orientarsi con i rumori, indaghiamo la natura del suono. Ascoltiamo audio documentari stando seduti in una stanza o viaggiando su un bus, attraversiamo diversi formati radiofonici, realizziamo interviste: soprattutto incontriamo persone e realtà associative.
Il risultato è un lavoro di una trentina di minuti dal titolo Lo spazio guadagnato. L’ispirazione viene da un detto di cui ci ha parlato una delle tante persone che abbiamo incontrato nel corso del laboratorio, Francesco Careri: “chi perde tempo, guadagna spazio”. I partecipanti e le partecipanti del laboratorio hanno perso, perdono e perderanno ore sui mezzi pubblici, alle fermate, camminando tra una metro e un bus, eppure da questa “perdita”, ci raccontano, hanno guadagnato e guadagnano.
Al primo incontro ha partecipato Francesco Careri, architetto, camminatore, membro di Stalker / Osservatorio Nomade, una struttura aperta e interdisciplinare che compie ricerche e progetti sulla città attraverso l'esperienza diretta degli spazi complessi e l'interazione con gli abitanti.
Nel corso del laboratorio abbiamo anche avuto il piacere di incontrare Francesco Conte, giornalista e ideatore di Termini TV, una realtà che racconta la stazione di Roma e le sue storie.
Un giorno, nel giardino del Sant'Alessio, con la presenza degli autori, abbiamo ascoltato l’audio documentario di Gianluca Stazi e Giuseppe Casu Il sottosopra, incentrato sulle vite dei minatori del Sulcis. Qualche settimana più tardi abbiamo fatto un altro ascolto collettivo, questa volta in movimento: cuffie wireless sulle orecchie, abbiamo viaggiato fino a Ostia e, a bordo dell’autobus 01, ascoltando un audio documentario di Massimo Carozzi e Agnese Cornelio dedicato al territorio di Ostia.
Infine abbiamo dedicato una giornata agli archivi sonori. Sono venuti a parlarcene Alessandro Porteli, del Circolo Gianni Bosio, e Bruno Bonomo, dell’Associazione italiana di Storia Orale.