Io ero qui - Il grande esodo dal centro storico di Roma

Sono nata nei ruggenti anni ’80, in un quartiere della periferia sud di Roma costruito pochi anni prima, dal nome non molto fantasioso di Roma ’70. Per anni la mia città è stata il mio quartiere, come accade a quasi tutti i giovani romani di periferia, che ancora oggi quando vanno al centro dicono di “andare a Roma”. Mio zio abitava in un vicolo alle spalle di piazza Navona e a quattordici anni, quando ho avuto il mio primo motorino, ogni tanto passavo a trovarlo. Mi sembrava una situazione aliena, un film di Fellini, un surreale e bellissimo set cinematografico con suggestivi vecchi palazzi abitati da  ricche e stravaganti comparse. Solo negli anni universitari, vivendo nelle periferie, raccogliendo storie e racconti, ho potuto ricostruire le vicende abitative di una parte del primo municipio di Roma, di un centro storico che fino a meno di cinquanta anni fa era abitato da gente comune, imbianchini e macellai, tipografi e fabbri, da quella classe operaia che nel tempo è stata costretta a spostarsi sempre più in periferia.

Io ero qui è un richiamo alle mappe per turisti che a volte sono utili anche agli autoctoni, con quella piccola freccia che indica il punto in cui ci si trova. Vuole essere una cartina geografica utile a tutti gli ospiti, parola meravigliosa che indica sia chi è accolto sia chi accoglie. Si può ascoltare camminando per i vicoli e per le vie contrassegnati o stando in qualsiasi altra parte del mondo.

L’intento non è quello di costruire una memoria nostalgica di quello che era, ma di intraprendere un’inchiesta sociale che può servire a comprendere i motivi di certe evoluzioni, a individuarne artefici e responsabilità, a immaginare una direzione futura. Come spiega bene Stefano Portelli, amico e antropologo che da anni studia i fenomeni abitativi, non esiste un “naturale” spostamento della popolazione più ricca che avrebbe scalzato quella più povera. Le cause delle trasformazioni del centro, come è evidente anche dalle testimonianze conservate in questa mappa, sono da ricercare nelle operazioni di investimento di capitale di corporazioni internazionali e nei processi finanziari e speculativi, avallati ovviamente dalla volontà politica.  

Io ero qui è un progetto di ricerca in work in progress, per ora ho registrato le voci dai rioni Regola, Pigna, Parione e Sant’Angelo. Se conoscete qualcuno che abitava al centro di Roma e che ora non ci vive più per una decisione dettata dall’alto, se voi stessi abitavate al centro, se avete o avevate un esercizio commerciale, una bottega, un laboratorio, un ufficio al centro storico e ora siete stati costretti ad andare via o temete che questo potrebbe accadere, contattatemi, sarò felice di dettagliare la mappa inserendo anche la vostra testimonianza.

Ecco qui, buon viaggio!

Io ero qui - Il grande esodo dal centro storico di Roma